Vastogirardi
In età longobarda Vastogirardi fece parte della Terra Burrellensis, la contea dei Borrello. Il vasto territorio facente capo a Pietrabbondadnte, comprendeva parte dell'Abruzzo e del Molise, al confine tra i ducati di Benevento e Spoleto. La struttura fortificata della città sembra presentare le stesse caratteristiche riscontrabili in altre località come Roccaravindola, Scapoli, Santa Maria Oliveto, villaggi fortificati privi della rocca principale. Il nome Vastogirardi si fa risalire all'epoca normanna, quando un condottiero, Giusto Girardo, vi soggiornò durante il percorso verso la Terrasanta al tempo della prima crociata. L'elemento caratterizzante il borgo fortificato è la piazza, un tempo utilizzata come spazio comunitario e come corte rurale. Attualmente si accede al borgo attraverso la porta ove sono collocati gli stemmi nobiliari e un'iscrizione celebrativa della famiglia Petra, titolare del feudo. Essa nel XVII secolo operò la trasformazione del complesso edilizio. Le prime notizie relative all'insediamento risalirebbero al periodo angiolo quando si stabilì nel 1269 il duca Raimondo Maleto, che fu signore di Vastogirardi fino al 1279. I titolari della signoria locale furono tutti insigniti del titolo di duchi, i più importanti furono: Giacomo Cantelmo (1280-1310), Corrado Acquaviva (1310-1335), Giovanni Cantelmo (1335-1384), Andrea Carafa (1384-1404), Giovanni De Trinci (1404-1411), Amecchino e Antonio Mormile (1411-1415). La signoria fu retta tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo dai D'Alessandro. Il borgo, attualmente di proprietà privata, è interessato da lavori di ristrutturazione edilizia ad opera del Comune di Vastogirardi.
FONTE: "Castelli e Fortificazioni del Molise" pubblicazione a cura dell'IRESMO