Un tempo al termine della stagione della mietitura si era soliti ringraziare le divinità (e, successivamente, Madonne e Santi) per il raccolto.
Anche in Molise questi rituali erano piuttosto diffusi, con il tempo, in molti paesi, si sono estinti, ma resistono nella tradizione popolare di due paesi: Jelsi e Pescolanciano.
La festa di S. Anna a Pescolanciano
Secondo una diffusa tradizione orale, la festa di Pescolanciano in onore di Sant’Anna sarebbe nata, come quella di Jelsi, in seguito al terremoto del 26 luglio del 1805 per ringraziare la Madonna della protezione offerta durante il sisma.
Probabilmente l’origine di questa festa, ma anche delle altre che un tempo si celebravano in Molise, sono assai più remote essendo legate al culto della dea Kerri (Cerere) come evidenziato dalla Tavola Osca di Agnone (attualmente custodita al British Museum di Londra), nella quale delle 17 divinità menzionate ben 10 sono connesse alla funzione cerealicola.
E, in effetti, a Pescolanciano sono i manocchi (rispetto a Jelsi non vi è l’uso delle traglie) – spesso adornati di fiori - ad essere condotti in processione, quindi, è il Grano il vero oggetto del culto e non la Santa.
La sfilata dei covoni a Pescolanciano si svolge nel tardo pomeriggio del 25 luglio dopo che i manuocchi sono stati radunati sull’aia. I fedeli attendono l’arrivo della statua della Madonna per disporsi in processione.
Aprono la processione i manucchiari (i portatori dei covoni) seguiti dalla statua di Sant’Anna, a sua volta seguita dal corteo di fedeli che proprio alla Santa canta un inno.
Un tempo i covoni venivano trasportati con gli animali, utilizzando dei carretti, ma soprattutto dalle donne li portavano in testa grazie all’uso della spara (cercine); in seguito, si è fatto uso dei contenitori (tine e cesti), anche perché non è facile rimanere in equilibrio con un covone in testa. Attualmente si ricorre anche al trasporto con i trattori.
La processione si conclude portando i manocchi in chiesa (passando dall’ingresso principale) davanti all’altare dove i prete procederà alla benedizione. Dopo la benedizione i manucchiari escono dalla porta laterale e si celebra la Santa Messa.