CIPOLLA DI ISERNIA (C'POLLA CHIANGA, CIPOLLA DI S.PIETRO E PAOLO)
Area di produzione
Isernia.
Caratteristiche del prodotto
Bulbo di colore bianco, con forma schiacciata, pezzatura grande (peso medio da 100 a 300 g.).
Metodiche di lavorazione
Semina in agosto in semenzai, trapianto fine ottobre - novembre. Distanza sulla fila 20-30 cm, tra le file 60-70 cm. Pianta particolarmente rustica adatta a terreni marginali, necessita di una zappettatura a primavera e di una concimazione organica con letame; la raccolta è intorno al 15 giugno. Dopo la raccolta, le radici vengono tagliate, le prime foglie asportate con taglio a circa 8-10 cm sopra il bulbo. I bulbi vengono messi in mazzetti di due, tre e quattro a seconda della grandezza e conservati sotto tettoie arieggiate o in locali tipo fondaci ventilati.
Materiali e attrezzature per la preparazione
La raccolta viene fatta esclusivamente a mano con l'ausilio di attrezzi tradizionali (zappa, bidente).
Locali di lavorazione, conservazione e stagionatura
Tettoie aperte o fondaci freschi e ventilati.
Elementi che comprovano la tradizionalità
Cenni storici
Veniva usata in campo medico per curare le cisti, attraverso impacchi di cipolla cotta; la foglia di cipolla riscaldata veniva utilizzata per i duroni ai piedi.
Referenze bibliografiche
Mariannina Caroselli - Usi e costumi d'Italia - Gastaldi Editore in Milano 1962 "San Pietro delle Cipolle", pag. 174.
Aneddoti
Usata per fare la frittata con le cipolle; cotta al forno interamente e mangiata; ricercata in primavera per il classico pane e cipolla perché molto dolce.
Proverbi
"La mogl ch vò ben a ru marit la sera r fa truà la cullata".
Ricorrenze, sagre, mostre, etc
A Isernia si svolge la fiera della Cipolla il 29 giugno.
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