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Pescolanciano

Pescolanciano

Il primo nucleo dell'abitato di Pescolanciano risale probabilmente al X secolo, quando tutto il territorio molisano era interessato da iniziative dell'aristocrazia laica ed ecclesiastica beneventana. Esse fondarono nei punti chiave della zona, villaggi con funzioni militari per il controllo e lo sfruttamento del territorio. La prima notizia storica che fa menzione di un vero e proprio castello, risale all'anno 1223, quando Federico II di Svevia ordinò a Ruggero di Peschio-Langiano, feudatario di Pescolanciano, di organizzare una spedizione per abbattere il castello di Carpinone. Al tempo di Giovanni d'Alessandro (1574-1654) il castello appariva come una struttura articolata in corpi di fabbrica distaccati: una torre mastio sul lato est, a ridosso della stessa una torre cilindrica, una chiesetta e, verso sud-est, una struttura fortificata con merlature. Il tutto era circondato da un muro di cinta esteso lungo lo sperone roccioso. Nel XVII secolo il castello assunse le attuali sembianze di residenza fortificata, fu creato un cortile su cui si affacciano le dipendenze, all'ingresso del quale fu edificata la "guardiola" adornata da un balcone decorato con motivi ad arabesco. Nel 1691, sotto il duca Giuseppe, l'accesso al castello fu reso più arduo con la costruzione del ponte levatoio. Successivamente fu costruito il corpo quadrangolare sporgente a nord della costruzione con funzione di terrazza belvedere, ridisegnato nel 1800. Il castello ducale ospita al suo interno una cappella gentilizia completata nel 1628 come si evince dall'iscrizione posta sul portale d'ingresso. All'interno vi sono due altari in stile barocco napoletano ad intarsio di marmi colorati. Nel XVIII secolo i D'Alessandro allestirono a Pescolanciano una fabbrica di ceramiche, chiamandovi a lavorare operai addestrati nella fabbrica reale di Capodimonte. Attualmente il castello è proprietà della famiglia D'Alessandro ad esclusione di alcuni locali acquistati nel 1998 dalla Provincia di Isernia.

FONTE: "Castelli e Fortificazioni del Molise" pubblicazione a cura dell'IRESMO


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