Le dolci note di un’arpa ci
accompagnano nel nostro viaggio nella provincia d’Isernia tra storia, antiche
tradizioni, che riportano ad un passato intenso, vissuto tra vita, morte, fede
e paganesimo, colori accesi quali il verde dei boschi, il marrone intenso delle
montagne, il bianco candore delle cime, le diversi tonalità di giallo e rosso
dei fiori che adornano i vicoli, che rapiscono lo sguardo ed inteneriscono il
cuore.
Il grigio della nebbia che pur limitando
la visuale, libera la fantasia e sembra rappresentare un tenue legame, quasi
tangibile, con il mondo che è al di sopra di essa.
I forti odori, del fungo, del
tartufo, che riportano alla giovialità della tavola e alla possibilità di
coniugare la bontà del gusto con il forte piacere di stare insieme e di
condividere la gioia di appartenere a questa terra.
Poi, d’improvviso, mentre nei
nostri occhi è ancora viva l’immagine netta di un tratturo che, nitidamente, si
evidenzia nel verde circostante, quasi come un percorso obbligato che non
ammette deviazioni, irrompe il grave sogno di una zampogna che con il
susseguirsi delle sue melodie è come se presentasse una sequenza di quadri,
immagini di una vita di povertà, di fatica, ma anche di gioia e di operosità,
simbolo di un mondo vero che racchiude esperienze, tradizioni, usanze, insomma
le peculiarità di vite vissute, quelle dei baroni nei propri castelli, ancora
oggi testimonianza storica di epoche passate, quelle degli artigiani, della
pietra, del ferro, dei merletti e dei dolci.
Testimonianza attuale di ciò che
ancora è in grado, ancora, di lasciare un segno e regalare emozioni.
I rintocchi di una campana,
purtroppo, segnala, per il momento, la conclusione del nostro viaggio, ma segna
il tempo per un nostro prossimo ritorno.
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CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO-PADOVA RAPPRESENTANTE: LUCA E DANIELA | CRAL COMUNE DI COSENZA RAPPRESENTANTE: Minervino Francesco |