CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO-PADOVA RAPPRESENTANTE: LUCA E DANIELA
Solo venendo qui, ci siamo resi conto che il Molise non è solo Antonio di Pietro.
Questa constatazione ce l’abbiamo ora che siamo seduti nella prima fila del teatro di Pietrabbondante.
Con le spalle comodamente adagiate guardiamo avanti e ci immaginiamo un immenso tratturo alle cui estremità si ergono imponenti il Castello Pandone e il Castello Pignatelli.
Neanche lo scalpellino del maestro Lalli (che sta sistemando la terza fila) riesce a distrarci: scrutiamo con attenzione l’orizzonte per scorgere l’uomo cervo.
Invece dalla porta ad arco del teatro inizia a diffondersi un’affascinante melodia: ecco entrare in scena i componenti dell’Ecletnica Pagus con i loro strumenti etnici.
Piero con la sua zampogna precede tutti e ci inebria con una musica assolutamente originale e coinvolgente.
Lo spettacolo che vediamo raggiunge il suo apice quando alle pendici della montagna scende il corteo della n’docciata.
Nel frattempo le tribune si sono riempite: ci sono anche le suore del convento di Santa Chiara!
E’ tanto che non si vedono in giro!
E’ un tripudio di suoni, luci e colori…ma le sorprese non sono finite.
Le gentili signore che già ci avevano viziato la nottata della “serenata” ora ci stanno offrendo ogni ben di Dio: prodotti caseari, insaccati, mandorle, vino e tartufo.
Non vorremmo più alzarci, ma Anna ed Emilia ci chiamano a viva voce: bisogna visitare la fonderia delle campane!!
Siamo in ritardo.
Andiamo!
Questa constatazione ce l’abbiamo ora che siamo seduti nella prima fila del teatro di Pietrabbondante.
Con le spalle comodamente adagiate guardiamo avanti e ci immaginiamo un immenso tratturo alle cui estremità si ergono imponenti il Castello Pandone e il Castello Pignatelli.
Neanche lo scalpellino del maestro Lalli (che sta sistemando la terza fila) riesce a distrarci: scrutiamo con attenzione l’orizzonte per scorgere l’uomo cervo.
Invece dalla porta ad arco del teatro inizia a diffondersi un’affascinante melodia: ecco entrare in scena i componenti dell’Ecletnica Pagus con i loro strumenti etnici.
Piero con la sua zampogna precede tutti e ci inebria con una musica assolutamente originale e coinvolgente.
Lo spettacolo che vediamo raggiunge il suo apice quando alle pendici della montagna scende il corteo della n’docciata.
Nel frattempo le tribune si sono riempite: ci sono anche le suore del convento di Santa Chiara!
E’ tanto che non si vedono in giro!
E’ un tripudio di suoni, luci e colori…ma le sorprese non sono finite.
Le gentili signore che già ci avevano viziato la nottata della “serenata” ora ci stanno offrendo ogni ben di Dio: prodotti caseari, insaccati, mandorle, vino e tartufo.
Non vorremmo più alzarci, ma Anna ed Emilia ci chiamano a viva voce: bisogna visitare la fonderia delle campane!!
Siamo in ritardo.
Andiamo!
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