Fiume Trigno
Il fiume Trigno, dopo il Biferno è il corso d’acqua più importante per il territorio molisano. Nasce ai piedi di monte Capraro, nei pressi di Vastogiradi, e sfocia nel mare Adriatico. I primi 35 km scorrono totalmente in territorio molisano, mentre per altri 45 km segna il confine tra Molise e Abruzzo.
Questo primo tratto è anche quello più interessante dal punto di vista storico e naturalistico: le sorgenti sono ad un passo dal tempio sannitico di Pietrabbondante; per un lungo tratto il Trigno costeggia il bosco degli Abeti Soprani della Riserva M.A.B. di Collemeluccio-Montedimezzo; inoltre, il tratturo Lucera-Castel di Sangro lo percorre in vari tratti per attraversarlo nei pressi della cinta di Sant’Onofrio.
In Molise, il Trigno raccoglie le acque di numerosi torrenti, quelli del versante sinistro, cioè quelli che ricadono nel territorio della provincia di Isernia, sono il Torrente Sente (proveniente da Agnone), il vallone Fosso del Mulino (proveniente da Vastogiradi), il torrente Verrino (proveniente da Capracotta e lungo 22 km).
Nel cammino iniziale il fiume ha un corso tranquillo, ma nei pressi di Chiauci assume carattere impetuoso e prima dei lavori per la costruzione della diga numerose erano le cascate e le forre attraversate dal corso d’acqua, in particolare quella in località Foce che toccava i 60 metri.
Lungo le sue sponde, il Trigno è con la sua folta vegetazione - fatta di salici, pioppi, maggiociondoli, cerri e abeti - l’habitat ideale per aironi, germani reali, cenerini e nitticore. Nella fauna acquatica si annoverano trote e gamberi.
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