Le linee di intervento individuate negli intenti programmatici del C.E.R.P. sono le seguenti:
- potenziamento delle iniziative volte allo studio, la conservazione e la valorizzazione delle evidenze del giacimento paleolitico di Isernia La Pineta;
- promozione della ricerca a carattere interdisciplinare e internazionale per la ricostruzione degli antichi ambienti naturali e delle strategie di sussistenza adottate dai differenti gruppi umani che si sono succeduti nel tempo;
- promozione di attività di sensibilizzazione e di formazione anche con il sostegno di iniziative a carattere universitario;
- partecipazione a iniziative di sviluppo nazionale (fondi PON, POR, bandi specifici ministeriali) e internazionale, in particolare della Commissione Europea;
- promozione di iniziative rivolte alla presentazione dei risultati in workshop, seminari e congressi;
- pubblicazione a carattere scientifico e divulgativo di testi.
Da tre anni il Centro Europeo di Ricerche Preistoriche è anche sede della realizzazione di programmi intensivi nell’ambito dei finanziamenti SOCRATES/ERASMUS Programma Intensivo (IP) della UE, coordinato da un ampio gruppo di partner quali il Portogallo (Istituto Politecnico di Tomar), la Spagna (Universitat Rovira i Virgili di Tarragona), l’Italia (Università degli Studi di Ferrara), l’Olanda (Rikksuniversiteit Leiden), la Francia (Muséum National d'Histoire Naturelle), la Lituania (Vilnius Universitates), il Belgio (Université de Liège), la Svezia (Gotland University), nonché sede per la realizzazione di stage formativi per gli studenti dei corsi laurea in Scienze dei Beni Culturali ed Ambientali con modalità didattica e multimediale a distanza (beni FAD) attivato dall’Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con il Carid e dei corsi in Scienze dei Beni Culturali ed Ambientali dell’Università degli Studi del Molise, di Scienze Naturali e di Tecnologie per i Beni Culturali dell’Università degli Studi di Ferrara.
L’esigenza formativa si è ben accompagnata a quella di continuare l’attività di ricerca scientifica svolta con alacrità, ancor prima della costituzione del Centro, dall’Università di Ferrara grazie alla presenza dell’importante sito paleolitico di Isernia La Pineta, che rappresenta una fonte inesauribile di informazioni e di evidenze connesse con la ricostruzione dell’evoluzione biologica e comportamentale dell’uomo. Infatti le campagne di esplorazione, condotte sul sito in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Molise, hanno assunto negli ultimi anni una garanzia di sistematicità assicurando una presenza assidua di docenti, ricercatori, studenti ed esperti nei diversi settori coinvolti impegnati nell’ampliamento delle conoscenze relative al sito. Importante risulta in questo ordine il coinvolgimento del Centro in quanto fornisce un valido supporto allo svolgimento delle stesse attività.
Il Centro partecipa anche a specifici bandi pubblici con la presentazione di progetti mirati all’ottenimento di finanziamenti comunitari per i Beni Culturali e tra questi si possono citare i contributi ottenuti dal MIUR per il funzionamento degli Istituti Scientifici Speciali, D.M. 8 ottobre 1996, n. 623 e quelli ottenuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali, circolare 4 febbraio 2002, n. 17/2002 per la pubblicazione di un libro ad alto contenuto culturale.
Il Centro ha edito un periodico sotto forma di collana, dal titolo Collana Ricerche, in cui è inserito il primo numero dal titolo Metodologie dello scavo archeologico: il caso di Isernia La Pineta a cura di A. Minelli e C. Peretto ed è di prossima pubblicazione il secondo dal titolo Il Paleolitico in Molise: materie prime, industrie litiche, insediamenti di S. Grimaldi.
Il Centro ha stipulato, negli anni della sua operatività, contratti e borse di studio finalizzati alla formazione di specifiche professionalità impegnate nel coordinamento e nel funzionamento del Centro e partecipanti alla conduzione delle attività di ricerca svolte sul sito paleolitico di Isernia La Pineta.
La sede del Centro è sita in un fabbricato di proprietà della Provincia, costruito nel 2000 nelle immediate vicinanze dell’area degli scavi dell’insediamento paleolitico di Isernia La Pineta. Si estende su circa 200 metri quadrati ed all’interno risulta essere predisposto di una sala conferenze, di una sala incontro, di spazi e laboratori opportunamente corredati di tutte le strumentazioni ad alto valore tecnologico necessarie per le attività di ricerca e di una foresteria adibita per gli studiosi che gravitano sull’area.
Le strumentazioni già a disposizione all’interno della struttura sono proporzionali all’esigenza di sperimentare modalità di ricerca del tutto innovative raggiungendo elevati indici di competitività in campo nazionale ed internazionale. Questa apertura è stata possibile grazie ad una serie di iniziative già attivate dall’Università di Ferrara che si sono venute a sposare con l’esigenza del Centro di sviluppare e potenziare il settore dell’informatica applicata ai beni culturali.
In quest’ottica è da segnalare quindi il posizionamento all’interno del padiglione degli scavi di una web camera con collegamento internet; l’allaccio delle linee HDSL e ADSL; l’acquisto di personal computer portatili e fissi e di software specifici per l’archiviazione dati (Rollei Metric MSR14); l’applicazione di uno scanner 3D per il rilevamento e l’acquisizione dati delle archeosuperfici del sito de La Pineta.
Le risorse umane che concorrono al funzionamento ed allo sviluppo del Centro sono costituite dai docenti, gli assegnisti ed i borsisti delle Università coinvolte di Ferrara e del Molise ed i contrattisti direttamente corrensposti dal Centro, oltre che del personale dell’Amministrazione Provinciale di Isernia, per quel che riguarda gli aspetti amministrativi e gestionali.
FONTE: Testo CERP
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