Il Parco Fluviale del Verrino
L’AREA CIRCOSTANTE
Il Verrino posto in posizione centrale nell’Area dell’Alto Molise si trova a contatto con realtà ambientali di valenza mondiale: il bosco degli Abeti Soprani che si estende dalle pendici di monte Campo e Monte S. Nicola sino a Pescopennataro ed al fiume Sangro, la riserva M.A.B. di Collemeluccio e Monte di Mezzo inserita in un programma internazionale dell’Unesco come Riserva della Biosfera, labetaia di Monte Castelbarone, e poco distante, il Parco Nazionale della Maiella e quello d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Non mancano inoltre testimonianze storico-architettoniche come l’eremo di San Luca, i resti della cinta sannitica di monte S. Nicola, i resti di epoca medioevale con la torre di avvistamento sulla stessa cima, quelli della stessa epoca sulla sommità di Monte Capraio con il monastero ove visse quel frate Ruele della Regola di Monte Capraio – primo esempio di documento scritto in volgare della zona – i recenti ritrovamenti a Terravecchia, la cinta sannitica di Monte Cavallerizzo.
La famosissima “tavola osca”, documento utili per riuscire ad interpretare il linguaggio osco-sannita fu riportata alla luce in località Macchia.
I notevoli valori ambientali sono accompagnati anche da diffuse testimonianze minori, risultato della secolare attività umana.
Fra i terrazzamenti, i muretti a secco , non sfuggono i caratteristici ricoveri in pietrame a secco, dalla forma a tholos con le pseudo-volte.
Una serie di tracciati, già in buona parte individuati e segnati – grazie anche alla collaborazione del CAI di Isernia – fa parte della sentieristica che è una realtà consolidata e da ampie possibilità di percorrere l’intero territorio e proseguire nei paesi limitrofi, costituendo il filo conduttore per ammirare le pregevoli qualità ambientali di questo unicum territoriale e di raggiungere punti panoramici dagli scenari straordinari.
Il Giardino della Flora Appenninica, autentico esempio di conservazione della biodiversità vegetale, di cui il torrente Verrino costituisce la continuazione ideale verso il fondovalle per gli aspetti vegetazionali complementari, sta conoscendo una fase di risveglio come polo di interesse scientifico per la sempre maggiore presenza di visitatori e scolaresche.
L’attenzione sempre maggiore per l’ambiente naturale, inteso anche come elemento primario per una migliore qualità della vita e i vari aspetti ad esso legati, quale quello economico e sociale, ne fanno un territorio fortunato grazie alle infrastrutture turistiche già presenti. Le piste di fondo di Prato Gentile, che hanno ospitato numerose e qualificate manifestazioni nazionali unite ai più recenti impianti di discesa di Monte Capraio, il Centro di equitazione Naturale di Capracotta, il parco nazionale della Maiella, il fiume Sangro, il centro storico di Agnone e quelli di Pescopennataro e di Vastogirardi, il teatro sannitico di Pietrabbondante sono luoghi di elevata attrazione turistica. Avvicinarsi quindi all’area diventa un’occasione per inserirsi in un contesto territoriale che offre un ampio ventaglio di scelte coniugando insieme storia, arte, paesaggio, divertimento ed arte culinaria.
Si possono utilizzare, a completamento e in alternativa alla sentieristica segnata, una serie di nuovi itinerari considerando l’Area del Parco Fluviale come centro di partenza:
• percorso pedonale delle ruote idrauliche e degli opifici
• percorso delle testimonianze della civiltà agro-pastorale
• percorso della flora
• percorso delle aree naturali (Rio Verde, Parco Nazionale della Maiella e abetina di Pescopennataro)
• percorso delle testimonianze di epoca sannita.
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