TARALLI - "VSCOTTERA"
Ricetta di Venafro
Dose per 20 taralli
INGREDIENTI
Un chilo e 300 grammi di farina tipo 0; mezzo litro di acqua tiepida; un cubetto da 75 grammi di lievito di birra; 30 grammi di sale; 300 grammi di olio extravergine di oliva; finocchietto.
Come in tutte le ricette tipiche di Venafro, l'ingrediente più importante che le caratterizza è l'olio, dal tempo dei romani, eccellente prodotto di questa fertile piana. Anche per la manifattura dei taralli è indispensabile l'uso di un ottimo olio quale quello venafrano.
PROCEDIMENTO
Preparare un panetto di lievito aggiungendo a 300 grammi di farina il cubetto di lievito di birra sciolto in acqua tiepida lasciandolo coperto in un posto caldo (si può preparare anche la sera prima). Impastare il chilo di farina con il panetto di lievito, l'olio, il sale, dosando i semi di finocchio selvatico che conferiscono ai taralli il singolare profumo: non devono essere né troppi, né pochi. La pasta non va lavorata molto. Sulla spianatoia formare dei bastoncini lunghi circa 50 centimetri, ripiegarli in due e attorcigliarli per formare il tarallo, unendo le due estremità con una semplice pressione. Quando saranno tutti preparati metterli a crescere in un posto riparato e, una volta raggiunta la giusta lievitazione sollevarli delicatamente e versarli man mano in una pentola con acqua in ebollizione. Saranno pronti quando verranno a galla. Sollevarli allora con una schiumarola e allinearli su una tovaglia dove dovranno asciugare per 2 o 3 ore. Passato questo tempo preparare il forno a 180°/200° e infornarli. Appena dorati, saranno pronti. Una volta freddi si conservano per parecchio tempo in scatole di latta per accompagnarci piacevolmente dalla colazione alla cena. Sono buoni inzuppati nel caffè, nel latte, nel vino. Ottimi un po' bagnati e poi conditi con olio in tutte le insalate miste.
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