MISCISCHIA
Antica ricetta dell'Alto Molise, tradizionale di Capracotta
Uso, alla transumanza, per la congregazione della carne di pecora che incidentalmente moriva durante i pascoli estivi. Passato nelle abitudini comuni di conservazione della carne nelle zone dell'Alto Molise, ora è quasi irreperibile.
La pecora squartata, sgrassata e dissossata tranne nelle cosce posteriori, veniva adagiata in un contenitore dove, ricoperta di sale, restava per 24 ore. Passato questo tempo la carne veniva lavata e, dopo averla asciugata, si cospargeva di abbondante peperoncino macinato. Poi si tirava bene per distenderla il più possibile, aiutandosi con i rami e stecche di legno che arrivavano a tenerle in forma ben tesa. Si metteva così, nel periodo dei pascoli estivi, ad asciugare all'aria appesa per i garretti, ai rami degli alberi o alle finestre delle case di campagna, per circa 40 giorni. Una volta asciugata il suo utilizzo era molteplice: veniva usata così com'era tagliata a pezzetti o fettine, come companatico per i pastori oppure ammollata in acqua per essere poi cotta con verdure, patate o minestre.
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