LA CONTEA DI MULISIO
Caduto l'impero romano, il Samnium mantenne l'antico nome fino al secolo XI, quando diventò Contea de Mulisio.
Ma il periodo fu uno dei più difficili. Invasioni (Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi) e scorrerie dei Saraceni e degli Ungari pesarono duramente su una società complessa e articolata, caratterizzata da tormentate condizioni di vita.
Il riordino territoriale con circoscrizioni (gastaldati) affidati a persone di fiducia del duca (gastaldi) si ebbe dal secolo VII con il Ducato longobardo di Benevento. Il processo di rinascita comunque fu accompagnato dal monachesimo benedettino che attorno al Mille contava monasteri sparsi in tutto il territorio regionale, tra i quali il più importante era il monastero di San Vincenzo al Volturno sorto nel 703. Monasteri tutti improntati al modello classico benedettino di società e di politica, di cultura e di struttura, innovatori per tasso di universalità e di inventiva.
La svolta avvenne dopo il Mille. Nella prima metà del XII secolo il territorio da Venafro ai confini con l'agro di Larino costituiva la Contea di Boiano, mentre la fascia costiera rientrava nella Contea di Loritello (Rotello) dalla Capitanata al fiume Pescara. Questa ebbe vita breve, mentre la Contea di Boiano divenne "Contea de Mulisio", perché Ruggero d'Altavilla autorizzò Ugo II a designarla col proprio cognome, dopo che lo stesso da avversario era diventato amico e cognato del re normanno, avendone sposato la sorella Adelaide.
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