LA ROMANIZZAZIONE
Nel 91 a.C. la rivoluzione, nota come "Guerra sociale", scoppiò con la virulenza propria delle ribellioni a lungo covate. Pentri, Irpini, Frentani, Piceni, Marsi, Peligni, Vestini, Marrucini e Lucani sferrarono un duro attacco contro i Romani. Erano associati nella Lega Italica, denominata "Italia”, con capitale Corfinio, poi Boiano e infine Isernia. Gli scontri durarono fino all'87 con la coalizione e fino all'82 con i soli Sanniti, che a Porta Collina, nella capitale, conclusero l'avventura da soli, soccombendo. Ha inizio così un’era nuova nota come romanizzazione, nel senso che Roma sostituisce ordinamenti e cultura nel Sannio. Vengono poste nei centri principali dell'Italia nuove unità amministrative con funzioni economiche e sociali: Aesernia (Isernia), Bovianum (Boiano), Saepinum (Sepino), Terventum (Trivento), Fagifulae (presso Montagano), Larinum (Larino) e Venafrum (Venafro). Le ricerche hanno rivelato un buon livello di organizzazione e di sviluppo dei centri romani nel Sannio, tutti muniti delle principali strutture che caratterizzano le città romane: dal teatro alle terme; dalla basilica (polifunzionale) al macellum (superrnarket).
Con la formazione della prima Italia unita dell'antichità il Sannio diventa regione; in seguito diventerà la Provincia Samnium e tale rimarrà fino alla caduta dell'impero e anche oltre.
(Fonte: Molise da Stato a Regione a cura di Natalino Paone, Gianfranco De Benedittis - Pubblicazioni Presidenza della Regione Molise)
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Safina Touta | La Contea di Mulisio |