È maggio e ancora una volta, come per millenni, si ripeterà con l’ultima luna piena del mese, l’antico rito della Transumanza. In questo periodo, il Tavoliere Pugliese, che ha dato asilo per tutto l’inverno agli armenti, con il sopraggiungere del grande caldo, diventa inospitale, ed è tempo di partire per raggiungere pascoli più freschi di altura. Lungo i maestosi Tratturi, le autostrade verdi larghe fino a 111 metri, che per millenni hanno visto il passaggio delle transumanze, dei pellegrini, dei viandanti e degli eserciti, anche quest’anno, sulle vestigia degli antichi padri, l’Azienda Colantuono, unica in Italia, farà il viaggio di ritorno con i suoi 300 capi bovini da San Marco in Lamis (FG), fino alle natie ed incontaminate alture molisane di Frosolone (IS) dove trascorreranno la stagione estiva.
La Transumanza di quest’anno si carica di un significato molto forte. Dal titolo “Transumanza d’Italia”, il viaggio degli armenti idealmente si ripropone di ricongiungere tutte le regioni italiane accomunate da un passato pastorale e transumante, tra queste, oltre al Molise, la Puglia, l’Abruzzo e il Lazio. I Tratturi di questi territori, rappresentano un unicum, a livello internazionale, come patrimonio storico, archeologico, antropologico e naturalistico di valore inestimabile. Per vari tratti risultano ancora presenti ed integri nella loro bellezza e grandezza originaria.