Dalle appassionanti note della pizzica salentina e della tammurriata campana, il Festival delle Arti Popolari “Terre in Moto”, nato da un progetto di Antonio Acocella per il Centro di Cultura Popolare, passa alle note altrettanto coinvolgenti dell’organetto. Questo strumento della tradizione rappresenta il protagonista assoluto della tappa molisana del Festival che, da cinque stagioni, promuove la cultura popolare del Mediterraneo, attraverso la musica e la danza, non solo in Italia, ma anche in Grecia e Romania.
Sarà lo stage intensivo a cura dei maestri Alessandro Parente e Alessandro d’Alessandro a rendere protagonista l’organetto. Le lezioni, che si terranno presso l’Accademia delle Arti Popolari - sita in via XXIV Maggio, 14 – prenderanno il via domani (27 agosto) e si concluderanno il giorno successivo (orari: 10.30-12.30 e 16.00-19.00: info e prenotazioni 335.7568189) con un saggio-performance dei partecipanti previsto in piazza O. de Salvio alle ore 21.30.
A tenere le lezioni due maestri d’eccezione: Alessandro Parente e Alessandro d’Alessandro. Il primo è il direttore e compositore della Piccola Orchestra La Viola e nel suo curriculum vanta attività didattica e di ricerca nell’ambito della sperimentazione timbrica dell’organetto. In occasione del Giubileo del 2000 scrive le musiche de “Il Sultano di Babilonia e la prostituta” nel CD “L’infinitamente piccolo” di Angelo Branduardi con Franco Battiato (edizioni EMI). Esperto insegnante, il maestro Parente lavora da diversi anni presso importanti scuole di musica (tra cui SPM Testaccio e CCP Tufello) e tiene laboratori su tutto il territorio nazionale.
Il maestro d’Alessandro è organetto solista e coordinatore della Piccola Orchestra La Viola e vanta numerose collaborazioni con Daniele Sepe, Angelo Branduardi, Franco Battiato, Riccardo Tesi, Dan Moretti, Peppe Barra, Eugenio Barba, Lino Cannavacciuolo, Marc Perrone, Vincenzo Zitello, Cecilia Chailly e molti altri. Il suo percorso formativo con questo strumento inizia all’età di 9 anni per proseguire con gli insegnamenti di Alessandro Parente. Da sempre interessato alle più svariate forme musicali, si dedica principalmente alla contaminazione dell’organetto con stili e armonie non propriamente di matrice etnica. Nel 2006 lavora agli arrangiamenti dell’album “Omaggio a New Orleans” della POLV & Blue Stuff per l’etichetta Liri Blues. Da diversi anni, inoltre, lavora con l’attore Gaspare Balsamo, oltre a collaborare con Nu Indaco, Canio Loguercio, Mohssen Kasirossafar, Andrea Cosentino, Gang, Mariano de Simone e Rocco de Rosa. Tra le attività didattiche ci sono quelle svolte presso prestigiose scuole di musica romane tra cui Spm Donna Olimipia e Insieme per fare.
I ricchi e prestigiosi curricula dei curatori dello stage sono garanzia di elevata qualità per un seminario che partendo dalla tradizione orale, quale fonte della memoria di un popolo, spazia tra brani tradizionali e composizioni inedite scritte appositamente per organetto. Al centro del percorso il concetto che l’organetto è strumento duttile e, quindi, capace di affrontare percorsi tecnici e stilistici che si allontanano anche dall’uso corrente e tradizionale. L’acquisizione di abilità tecniche ed espressive sarà proiettata principalmente verso la musica d’insieme con la finalità di eseguire almeno un brano collettivo del percorso.
La full-immersion dei seminari che parte domani mattina sarà accessibile a più persone, in quanto sono proposti percorsi alternativi a seconda del livello di conoscenza dello strumento da parte dei partecipanti. Inoltre, il direttore dell’Accademia delle Arti Popolari, Antonio Acocella, per promuovere al meglio l’iniziativa e favorire il maggior coinvolgimento di artisti molisani ha deciso per una partecipazione gratuita al corso di questi ultimi.
“Si tratta del primo stage di organetto a Macchiagodena – afferma il maestro Alessandro Parente – è un inizio, ma come in tutte le cose il difficile è proprio iniziare, poi il coinvolgimento e l’entusiasmo faranno il resto. Intanto, siamo molto contenti per il fatto che gli iscritti sono già venti e come inizio è notevole, spero anche nella partecipazione di artisti locali, perché la nostra idea è quella di fare di Macchiagodena il centro dell’organetto per il centro-sud Italia”
Lo stage si concluderà sabato 28 agosto con un saggio-performance dei partecipanti in piazza O. de Salvio (ore 21.30); in merito il maestro Parente dice: “Concluderemo con un concertino di un’ora in cui mostreremo il risultato del lavoro svolto in questa intensa due giorni, sarà un modo per far conoscere chi siamo e come lavoriamo, perché vorrei sottolineare un aspetto caratterizzante di questo seminario: insieme al maestro d’Alessandro, andremo ad insegnare oltre ai brani tradizionali anche brani ‘innovativi’, perché è vero che ci occupiamo di musica della tradizione popolare, ma è anche vero che la tradizione senza innovazione muore”.
Un modo “diverso” di leggere la tradizione, comunque, all’insegna della buona musica di qualità che raggiungerà il suo punto di massima con l’evento conclusivo del Festival il Concertone “Omaggio a New Orleans” della Piccola Orchestra La Viola & Dr. Sunflowers Jug Band, previsto per domenica 29 agosto.