Andrà in scena domenica 14 febbraio (ultima domenica di Carnevale) la XVII edizione del Carnevale dei Mesi di Bagnoli del Trigno, una delle rappresentazioni carnascialesche più importanti della provincia pentra, al pari dell’Uomo Cervo di Castelnuovo al Volturno.
La rappresentazione di Bagnoli del Trigno ha una radice contadina, infatti, gli agricoltori, a cavallo di asini e accompagnati da musicanti, giravano per le vie del paese vestiti a significare i mesi dell’anno e cantando la canzone dei mesi.
Protagonista indiscussa della festa è Francische r’ giuller, una maschera tutta bagnolese, che, dall’alto del suo cavallo, assurge a re del Carnevale intonando Sanghe d Serenella, un inno alla felicità di vivere e all’amore per Pacchianella.
Questa antica tradizione, ripresa diciotto anni fa con i dovuti adattamenti (carri agricoli al posto dei cavalli), sarà riproposta anche quest’anno grazie all’impegno della Compagnia di Cultura Popolare “La Perla del Molise”.
Da circa due decenni, il canovaccio della manifestazione, pur con piccole modifiche annuali, è rimasto quello dell’antica tradizione contadina e proprio per tale ragione, a precedere la rappresentazione dell’ultima domenica di Carnevale, il 10 febbraio sarà aperto un vero e proprio teatro del tempo: in dodici locali del centro storico verranno ricostruite le stesse scene che un tempo venivano rappresentate sui carri anch’esse animate con tipici spaccati di vita contadina e gustose scenette comiche spesso tratte da vicende realmente accadute. Un percorso museale, ma un percorso vivo.
Numerosi stand gastronomici, ciascuno con un piatto tipico del mese, e la presenza di gruppi folkloristici e artisti di strada faranno da contorno alla rappresentazione, che a buon diritto può essere considerata anche una rassegna dell’antica civiltà contadina.
