“Matrioska e altri racconti” è il titolo del nuovo libro, appena uscito dalla tipografia, dello scrittore venafrano Amerigo Iannacone (ed. Eva), Venafro 2011, pp. 88, € 8,00.
Il libro sarà presentato, con il patrocinio del Comune di Venafro, sabato 24 Settembre 2011, alle ore 18,30, a Venafro, sede dell’Auser, Via A. De Bellis n. 2 (Via per Dentro).
Previsti, dopo i saluti delle Autorità, interventi di Giuseppe Napolitano, Poeta e operatore culturale, prefatore del libro, Daniele Lombardi, Scrittore, Aldo Cervo, Scrittore e critico letterario. Nel ruolo di moderatrice Luisa Impinto.
«Matrioska, raccolta di diciassette racconti di Amerigo Iannacone, – Scrive in una nota Maria Stella Rossi – conferma, consolida e nello stesso tempo approfondisce i temi ricorrenti della sua poetica, ampiamente scandagliata.
Tutto vira verso il surreale, all’assurdo in stile Jonescu e si tinge dei toni della narrativa noir.
Il déjà-vu, la scelta di piú piani narrativi, le conclusioni spiazzanti, l’ironia, espressione cercata per esprimere amare riflessioni, rendono i racconti insoliti e particolari.
La parola sogno è ricorrente, ma non ha nulla di consolatorio in quanto è sopraffatta da angoscia e da trasalimenti.
Vana è la ricerca di spiegare gli accadimenti della vita perché questa è bizzarra, strana, difficile da inquadrare.
Il dialogo interiore è intransigente, prova a chiarire e a dipanare la matassa ingarbugliata delle azioni umane, spesso banali, irrisolte, ineluttabili.
Sogno e realtà si miscelano in una pozione stordente. Si sovrappongono e quasi non tracciano confini.
La conclusione l’affidiamo alle parole dello scrittore che in corner salva il salvabile “Sogni e speranze sempre regolarmente delusi, certo. Scelte sbagliate? Sí, certo. Tante. Tutte, direi. Ma forse valeva la pena di vivere anche gli errori.”(‘In attesa del nulla”).
La morte, le delusioni, il tempo e i suoi inganni, il destino assurdo dell’uomo, che riconosce troppo tardi i cardini fondamentali dell’esistenza, hanno un momento di riscatto che avviene tramite la scrittura. È il racconto della vita piú che la vita stessa a salvarla dal nulla.
“Ma la crescita dell’umanità è nata con la scrittura e, in un certo senso, con lo scrittore”(‘Il professore, lo scrittore e il padre di famiglia’).
Lo stile narrativo è essenziale, minimale e intenso. I temi originali e veicolanti riflessioni e ripensamenti.»